In un pentolino con abbondante acqua bollente e un cucchiaino di sale fate bollire il topinambur senza pelle; al termine della cottura toglietelo (senza buttare l'acqua) e mettetelo in una bacinella, quindi conditelo con un po' di olio e di sale, frullate e tenete da parte.
Lavate i peperoni, tagliateli a dadini insieme alla cipolla.
Usate l'acqua dei topinambur aggiungendo un dado vegetale e portate ad ebollizione.
In una padella con il olio fatte ammorbidire i peperoni e la cipolla aggiungendo il vino e poi portate a metà cottura con un filo di brodo.
Quando i peperoni sono senza liquido aggiungere il tisei e tostate aggiungendo il brodo un po' per volta, a metà cottura aggiungete la crema di topinambur.
Una volta cotto mantenendolo aldente, rimuovetelo dal fuoco e mantecate con parmigiano e un filo d'olio; regolate di sale e pepe.
Il burro nocciola si ottiene, insieme alle foglie di salvia, portando il burro a 135-140 °C e poi togliendolo subito dal fuoco, in modo che la cottura si fermi.
Il burro nocciola in cottura sviluppa dei puntini marroncini e quando viene versato sul riso il colpo d'occhio può vagamente ricordare i "cagnotti", cioè le larve che si usano per la pesca, da qui prende il nome di riso in cagnone.
Versate il risotto sul fondo di un piatto piano e terminate con un cucchiaio abbondante di burro nocciola.
© Antonio De Cicco Oana Maria Danu
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