Federica Pellegrini a 31 anni stupisce il mondo e si conferma nuovamente campionessa del mondo sui 200 stile libero.
A 31 anni suonati, quando normalmente la carriera di un atleta si avvia al declino, Federica Pellegrini ha stupito tutti quanti confermandosi campionessa del mondo nei 200 stile libero
Federica ha letteralmente stacciato le sue avversarie compiendo una nuova grande impresa di una carriera leggendaria. Nei primi 150 metri ha controllato le due avversarie più terribili, l'australiana e la svedese; ma poi negli ultimi cinquanta metri ha dato libero sfogo alla sua incredibile progressione e le ha lasciate tutte indietro.
Un tempo incredibile 1'54''22 è il miglior tempo in tessuto nuotato dalla fuoriclasse veneta.
Mai nessuno come lei, per successi e longevità. Dopo l'arrivo piange la Regina del nuoto mondiale; questo sarà il suo ultimo mondiale ma non è per la nostalgia che piange. E' vinta dall'emozione per aver realizzato un sogno con quest'oro. Sembra lei stessa la prima a non credere a quello che è riuscita a fare.
Queste le sue parole immediatamente dopo l'arrivo:
"Io non ci credo ancora, perché in acqua ho fatto quello che ho voluto, sentendomi come volevo 50 dopo 50. Incredibile il tempo che ho fatto, significa che tutto il lavoro che stiamo facendo paga tanto, come non mai. Sono molto contenta perché è il mio ultimo Mondiale, piango non per dispiacere ma per felicità. A me piace lavorare perché mi piace trarre i risultati del lavoro che ho fatto. Non sempre è arrivato nella mia carriera. Oggi me la stavo facendo sotto come non mai, abbiamo deciso di fare questa gara al Sette Colli. A 31 anni sono felice: Budapest è stato fortemente voluto ma mai avrei immaginato l'oro, arrivando qui sono successe cose strane una dietro l'altra e mi sono trovata a giocarmi qualcosa di importante quasi di passaggio. Il tempo mi sorprende ancora di più".
Salita sul podio tutto il pubblico presente le ha reso onore accompagnando le note dell'inno italiano battendo le mani. Un'emozione che Federica Pellegrini siamo certi non dimenticherà mai.
"Più che il podio è l'inno che è stato incredibile, ancora non riesco a rendermi conto. Non ci si abitua proprio mai alle vittorie. Abbiamo lavorato tanto, ci abbiamo sempre creduto anche se è un po' inaspettato. Sono contenta perché abbiamo scommesso e abbiamo vinto puntando sulla velocità, ricominciando a spingere da gennaio sempre in progressione. Sono contenta per me, per il mio staff e la mia famiglia. Il nome della medaglia di quest'anno? Amore. Amore per questo sport, per la mia famiglia e per la serenità che ho in questo momento. Il prossimo sarà il mio ultimo anno che si chiuderà con l'Olimpiade: non avrei potuto chiedere di meglio, sono davvero in estasi. Sono stati anni bellissimi, sofferti, emozioni forti che vivrò in altri modi, spero. Io fuori dal nuoto? Tanti dicono che poi ti manca l'adrenalina, ma non mi mancherà quello che provo nel giorno della gara perché la tensione ti mangia dentro, tante piccole paure che non ti fanno mangiare e dormire. Per me è sempre stato così fin dall'inizio e sarà così anche il prossimo anno fino a Tokyo"
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