BERLINO - Nuovo colpo di scena sui test-tortura dei gas di scarico: non sarebbero stati condotti solo su scimmie, ma anche su cavie umane. A rivelarlo sono i due colossi dell'informazione tedesca Stuttgarter Zeitung, e Sueddeutsche Zeitung. Nei test sarebbero coinvolte la VW,Daimler e Bmw. Daimler però ha preso subito le distanze da questo nuovo caso. La società di Ricerca europea per l'Ambiente e la Salute nei Trasporti, fondata proprio da VW, Dailmer e Bmw hanno promosso "un breve studio sugli effetti dell'inalazione dell'aria inquinata da gas di scarico su persone sane".
Secondo il dossier del New York Times che ha aperto il caso, in New Messico oltre ad aver usato dieci scimmie giavanesi avrebbero discusso con gli ingegneri tedeschi dell'eventualità di fare test con cavie umane, ovviamente volontarie Le case automobilistiche dissero di no, così come diede parere negativo, con scopo di bocciare la proposta, anche il direttore generale della fondazione tedesca per l'ambiente . Quindi i test su cavie umane non dovrebbero essere mai stati fatti, ma invece..
Ad essere imputato è finito l'EUGT (società di Ricerca europea per l'Ambiente e la Salute nei Trasporti) nato per volere delle case automobilistiche per una ricerca dettagliata sulle emissioni dei motori Diesel. Le case automobilistiche chiesero test specific,i per avere dati certi su quanto fossero pericolose l'esalazioni dei gas di scarico delle auto, fino ad arrivare ai test con le scimmie di laboratorio in New Mexico e, secondo Sueddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitungs, con altri tipi di test ben più pericolosi.
Oggi è impensabile anche solo l'idea di fare dei test di questo tipo; ma fino a pochi anni fa non era così: fino a che l'organizzazione mondiale della sanità nel 2012 non ha dichiarato cancerogene le sostanze dei gas di scarico, non si aveva la certezza assoluta su quanto potessero essere velenose le emissioni delle auto.
Anche Angela Merkel è intervenuta sulla questione condannando con forza gli esperimenti:
"Questi test sugli animali e perfino sulle persone non trovano alcuna giustificazione sul piano etico. L'indignazione di tante persone è assolutamente comprensibile".
Si è espresso sulla questione anche il ministro tedesco ai trasporti e all'agricoltura, ribadendo che l'accaduto non può essere accettato in nessun modo:
"Questa nuova vicenda dimostra che la fiducia nell'industria automobilistica è nuovamente intaccata. L'accaduto non può essere accettato in nessun modo, chi è coinvolto nella questione dovrà rendercene conto"
Il policlinico universitario di Aquisgrana afferma che i test sui gas di scarico furono effettuati per verificare la sicurezza delle condizioni di lavoro dei dipendenti dell'industria dell'auto. E' stato anche sottolineato che lo studio delle emissioni di diossido di azoto ai tempi era stato autorizzato dal comitato etico dell'università. Erano un tipo di test che niente aveva a che fare con le questioni del "Dieselgate" e non avevano nemmeno collegamento con gli esperimenti fatti sulle scimmie citati dal New York Times.
Daimler ha, nel frattempo, aperto un'inciheste interna e preso le distanze da questo nuovo caso.
Anche BMW group e Volkswagen hanno preso nettamente le distanze da questo nuovo caso.
Bmw Group: "Non conduciamo studi su animali e non abbiamo preso parte a questa sperimentazione. Per questo motivo non siamo in grado di dare informazioni sul tema in oggetto o commentarlo".
Volkswagen ha dichiarato subito di "prendere chiaramente le distanze da tutte le forme di maltrattamento sugli animali".
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