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Juventus, Allegri: "Io ct della Nazionale? Assolutamente no"

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TORINO - Un big match tra le squadre più in forma delle ultime cinque giornate, il primo appuntamento di un mese e mezzo molto importante per il futuro dei bianconeri. Per tornare da Marassi con i tre punti servirà una "grande Juventus", contro un'avversaria "che gioca bene, non ha mai perso in casa ed è molto migliorata rispetto all'anno scorso sia come organico che come organizzazione". Allegri focalizza l'attenzione sul match con i blucerchiati di Giampaolo, "ottimo tecnico che si era un po' perso prima di ritrovarsi", primo impegno dopo la pausa riservata alle nazionali che ha segnato la storia del calcio italiano. Dopo aver rimandato il suo appuntamento con la Nazionale ("una mia ambizione, ma in futuro"), il tecnico bianconero preannuncia il riposo per due dei protagonisti del tracollo azzurro, Buffon e Barzagli, che "stanno bene, stanno smaltendo la delusione ma è giusto farli rifiatare". Paradossalmente due delle poche certezze del tecnico, indeciso se "far giocare Dybala o Bernardeschi" e con diversi rompicapo da risolvere distribuiti su tutto il campo. Spazio quindi a Szczesny in porta, mentre in difesa Lichtsteiner e Asamoah sono in vantaggio su De Sciglio e Alex Sandro, vista anche l'imminente sfida con il Barcellona, e dovrebbero partire dall'inizio. Al centro della difesa ci sarà Chiellini, con Rugani che dopo l'ultimo allenamento pare in vantaggio su Benatia per completare la coppia di centrali. Centrocampo con Pjanic e Khedira, mentre in avanti Bernardeschi dovrebbe partire dal primo minuto, con Dybala pronto a subentrare.  Mandzukic e Douglas Costa completeranno la trequarti alle spalle di Higuain.

Massimiliano Allegri, come stanno gli azzurri reduci dalla delusione con la Svezia? Giocheranno domani?
"Domani non giocheranno né Buffon né Barzagli: stanno bene, stanno smaltendo la delusione, era giusto farli riposare. Credo che giocatori di quel livello provino grande delusione, specialmente Gigi (Buffon, n.d.R.) che ha perso l'opportunità di giocare il sesto Mondiale. Ma la vita va avanti, serve tempo ma già in questi giorni ho visto bene Gigi, in una bella condizione, ha avuto una bella reazione. Dopo 15 giorni fatti con la Nazionale con un grande dispendio fisiche e nervose, è giusto farlo riposare. Szczesny è in ottime condizioni, Buffon giocherà mercoledì con il Barcellona. Nessun dramma, sono ben altri nella vita i drammi: l'italiano è orgoglioso, quando succedono queste cose sa come rialzarsi e ripartire".
 Lei è uno dei candidati alla panchina dell'Italia?
"Assolutamente no, è una mia ambizione ma non in questo momento. Mi tolgo dalla scena, ho un contratto con la Juventus e tante cose da fare, obiettivi da raggiungere, una squadra da costruire per il futuro. La Nazionale vorrei allenarla ma tra qualche anno, sempre se mi daranno la possibilità. Altrimenti andrò al mare, sto bene anche lì".
Sono veri i rumors che la vorrebbero dimissionario dalla Assoallenatori per divergenze con le posizioni di Ulivieri?
"Se devo prendere una decisione, lo faccio nelle sedi opportune. Non è questo il momento di dire cosa va e cosa no. Ciascuno di noi  è nato per fare e non per chiacchierare".
Domani inizia a Genova un mese e mezzo ricco di insidie. La fine degli impegni con le nazionali regalerà una Juventus diversa?
"Non è che si vede una Juventus diversa, al momento siamo in lotta per passare il turno di Champions, mercoledì abbiamo la possibilità di farlo, siamo ad un punto dal Napoli che sta facendo delle cose straordinarie, quindi diciamo che il nostro percorso sta andando bene. Da domani, fino al 6 gennaio, sarà un mese e mezzo importante perché ci sono tutti gli scontri diretti. Vanno affrontati uno alla volta, ma è una Juventus che capisce il momento e farà la prestazione".
Quali le insidie maggiori contro la Sampdoria?
"Non è facile giocare a Genova, la Sampdoria non ha mai perso in casa, gioca bene, è migliorata rispetto all'anno scorso, sia come organico, sia come organizzazione di gioco. Giocare a Marassi non è mai semplice, quindi servirà una grande Juve. Inoltre Giampaolo è un tecnico molto bravo, si era un po' perso ma è tornato. Zapata garantisce peso specifico in attacco, Strinic e Ferrari stanno facendo molto bene".
Buffon e Barzagli non giocheranno. Sono le uniche certezze di formazione al momento?
"Ho ancora parecchi dubbi, sugli esterni, su uno dei due centrali, a metà campo. Tutti hanno provato e domani deciderò chi scenderà in campo. Sono indeciso se far giocare Dybala o Bernardeschi, mentre Cuadrado e Pjanic sono recuperati, in condizione: Miralem è una settimana che lavora, Cuadrado è rientrato dalla nazionale e sta abbastanza bene. Sono tutti e due in condizione per poter giocare".
La buona notizia arriva dalla Primavera, con il gol di Pjaca su punizione. Si avvicina il rientro?
"L'ho anche visto il gol, bello, se lo merita: è un'inezione di fiducia. Marko è rimasto lontano dai campi per tanto tempo, dovrà fare altre partite con la Primavera per recuperare sicurezza e condizione".

© Riproduzione riservata18 novembre 2017
Original autore: Redazione

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