Massimiliano Allegri, come stanno gli azzurri reduci dalla delusione con la Svezia? Giocheranno domani?
"Domani non giocheranno né Buffon né Barzagli: stanno bene, stanno smaltendo la delusione, era giusto farli riposare. Credo che giocatori di quel livello provino grande delusione, specialmente Gigi (Buffon, n.d.R.) che ha perso l'opportunità di giocare il sesto Mondiale. Ma la vita va avanti, serve tempo ma già in questi giorni ho visto bene Gigi, in una bella condizione, ha avuto una bella reazione. Dopo 15 giorni fatti con la Nazionale con un grande dispendio fisiche e nervose, è giusto farlo riposare. Szczesny è in ottime condizioni, Buffon giocherà mercoledì con il Barcellona. Nessun dramma, sono ben altri nella vita i drammi: l'italiano è orgoglioso, quando succedono queste cose sa come rialzarsi e ripartire".
Lei è uno dei candidati alla panchina dell'Italia?
"Assolutamente no, è una mia ambizione ma non in questo momento. Mi tolgo dalla scena, ho un contratto con la Juventus e tante cose da fare, obiettivi da raggiungere, una squadra da costruire per il futuro. La Nazionale vorrei allenarla ma tra qualche anno, sempre se mi daranno la possibilità. Altrimenti andrò al mare, sto bene anche lì".
Sono veri i rumors che la vorrebbero dimissionario dalla Assoallenatori per divergenze con le posizioni di Ulivieri?
"Se devo prendere una decisione, lo faccio nelle sedi opportune. Non è questo il momento di dire cosa va e cosa no. Ciascuno di noi è nato per fare e non per chiacchierare".
Domani inizia a Genova un mese e mezzo ricco di insidie. La fine degli impegni con le nazionali regalerà una Juventus diversa?
"Non è che si vede una Juventus diversa, al momento siamo in lotta per passare il turno di Champions, mercoledì abbiamo la possibilità di farlo, siamo ad un punto dal Napoli che sta facendo delle cose straordinarie, quindi diciamo che il nostro percorso sta andando bene. Da domani, fino al 6 gennaio, sarà un mese e mezzo importante perché ci sono tutti gli scontri diretti. Vanno affrontati uno alla volta, ma è una Juventus che capisce il momento e farà la prestazione".
Quali le insidie maggiori contro la Sampdoria?
"Non è facile giocare a Genova, la Sampdoria non ha mai perso in casa, gioca bene, è migliorata rispetto all'anno scorso, sia come organico, sia come organizzazione di gioco. Giocare a Marassi non è mai semplice, quindi servirà una grande Juve. Inoltre Giampaolo è un tecnico molto bravo, si era un po' perso ma è tornato. Zapata garantisce peso specifico in attacco, Strinic e Ferrari stanno facendo molto bene".
Buffon e Barzagli non giocheranno. Sono le uniche certezze di formazione al momento?
"Ho ancora parecchi dubbi, sugli esterni, su uno dei due centrali, a metà campo. Tutti hanno provato e domani deciderò chi scenderà in campo. Sono indeciso se far giocare Dybala o Bernardeschi, mentre Cuadrado e Pjanic sono recuperati, in condizione: Miralem è una settimana che lavora, Cuadrado è rientrato dalla nazionale e sta abbastanza bene. Sono tutti e due in condizione per poter giocare".
La buona notizia arriva dalla Primavera, con il gol di Pjaca su punizione. Si avvicina il rientro?
"L'ho anche visto il gol, bello, se lo merita: è un'inezione di fiducia. Marko è rimasto lontano dai campi per tanto tempo, dovrà fare altre partite con la Primavera per recuperare sicurezza e condizione".
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