The Walking Dead 11x09: la recensione di “No Other Way”

  The Walking Dead 11x09 segna l'inizio degli episodi prologo che porteranno la serie al suo finale. Mentre la disavventura di Judith e Gracie si conclude felicemente, vecchi attriti mai sopiti tra i sopravvissuti tornano ad emergere e nuovi personaggi si affacciano all'orizzonte.

 La puntata inizia in modo adrenalinico: Leah e i mietitori hanno azionato la loro arma letale e stanno uccidendo qualsiasi cosa si muova dentro le mura davanti a loro. Maggie lotta disperatamente per salvarsi da uno dei mietitori, al suo fianco Negan. Anche se questo duo non è affiatato come dovrebbe, trova la sua forza nel vecchio detto "Il nemico del mio nemico è mio amico".

La coppia di combattenti Negan-Maggie è particolarmente interessante da osservare: lui ormai calato perfettamente nella realtà di Alexandria continua a ripeterle che dovrebbero andarsene perchè non sono più al sicuro. Ma lei non ascolta. Maggie è evidentemente spinta da qualcosa di più che la semplice ricerca di cibo: cerca vendetta. E' evidente che il periodo lontano da Alexandria l'ha segnata e cambiata profondamente, solo Negan sembra averlo capito. E la prova di quanto lui abbia ragione gliela fornisce direttamente Maggie compiendo un massacro improvviso. 

 Lui, che da quel sentiero buio e oscuro fatto di violenza cieca si è ormai affrancato, non la giudica ma nemmeno può far finta di nulla...semplicemente per la sua sicurezza decide, una volta passato il pericolo per tutti, di prendere una strada diversa dalla loro. Lo rivedremo? Chissà...

L'azione prosegue riportando il telespettatore ad Alexandria. Judith e Gracie sono ancora in grave pericolo. Nonostante lottino come due piccole guerriere prodigio per loro inizia a mettersi male. Sono ormai prigioniere di uno scantinato allagato che si sta riempiendo di zombie, soltanto l'arrivo fortunoso di Aaron, il papà di Gracie, consentirà loro di salvarsi.  Quando le piccole sono ormai in salvo, grazie alla collaborazione di tutti, Alexandria viene liberata dall'ennesima invasione di zombie. La tempesta li ha privati di tutto quello che avevano faticosamente costruito; ma la speranza si riaccende col ritorno del gruppo che si era avventurato nella sfida contro i Mietitori. La sopravvivenza anche questa volta è stata pagata con un tributo di sangue alto, le parole di Gabriel al ritorno ad Alexandria dicono tutto:

  "Ne abbiamo persi tanti. Ci hanno permesso di sopravvivere".

Ancora una volta perchè qualcuno si salvasse è stato necessario che ci fossero dei sacrifici. Ma fino a quando potranno continuare ad andare avanti in questo modo? Iniziano ad essere tutti sempre più stanchi, che senso ha essere sopravvissuti a così tante tragedie se devono continuare a farlo versando fiumi di sangue?

Ognuno di loro ha dovuto rimanere in piedi nonostante sia stato travolto da disavventure di ogni tipo, hanno finito per cucirsi addosso una nuova pelle, un po' come i sussurratori. Quanto siano profondamente cambiati sarà il proseguo della storia a dirlo.

C' è spazio nella puntata anche per vedere Eugene che ritorna ad Alexandria assieme ad alcuni soldati del Commonwelth, comunità ben attrezzata proiettata nel voler ricostruire un mondo post apocalittico.

I minuti finali compiono un salto avanti nel futuro, che fa intendere un possibile scontro in atto tra Maggie e Daryl. Ma come sempre nel mondo di The Walking Dead niente è come appare, quindi per sapere davvero cosa sta accadendo dovremo aspettare la prossima puntata.

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