La conduttrice delle Iene ha presentato sui social la sua autobiografia, raccontando la malattia che l'ha colpita ha usato parole che non sono piaciute affatto agli utenti del web. Cercando poi di giustificarsi ha complicato le cose perchè è stata accusata di mancanza di empatia e di voler spettacolarizzare ciò che le è accaduto per guadagnarci sopra.
"In questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un'occasione, una opportunità" .Questo è la frase con cui Nadia Toffa ha presentato la sua autobiografia sui social. I suoi fan sono stati felici di leggerla e l'hanno sostenuta come sempre; ma chi ha subito una grave perdita e la sta subendo anche adesso per via di quello che lei ha infelicemente chiamato "dono" non ha preso affatto bene l'uso di quella parola, anzi l'ha aspramente criticata.
"Ciao Nadia, non comprerò il tuo libro in quanto la trovo solo una pubblicità, marketing e un occasione, l'ennesima x tenere i riflettori puntati su di te cosi come la parola "dono" associata al cancro, che sicuramente sapevi avrebbe scatenato il putiferio. Concordo sul fatto che di fronte alle difficoltà che la vita ci pone, compresi i problemi di salute e la malattia, non bisogna mollare, bisogna lottare, essere guerrieri. Ma non tutti questi mali sono uguali, e se ce l'hai fatta tu non vuol dire che tutti ce la facciano. Ho conosciuto persone che grazie al cielo sono ancora qui, e solo loro sanno quanti soldi , medicine e giorni di ospedale tra la vita e la morte ci hanno impiegato x respirare ancora oggi. E ci son persone che conoscevo che non fanno più parte di questo mondo a causa del cancro. Non sono tutti mali uguali, e non tutti sono uguali a te o a chi è sopravvissuto e può raccontarlo. Vai a farti un giro negli ospedali dove ci sono piccoli bambini indifesi, cosi piccoli che non sanno manco cosa voglia dire lottare. Vai al funerale di un bambino morto di cancro. Vai in ospedale a parlare con malati terminali ...E chiediglielo, chiediglielo se per loro il cancro è un dono. Se lo regalerebbero ai loro cari come dono di natale o di compleanno! Mi è dispiaciuto veramente tanto sapere che tu sia stata male e stia lottando con questo brutto male. Ma provo veramente pena per te, mischiata a rabbia per la parola "dono" associata al cancro! da personaggio pubblico potresti dare un messaggio di speranza e di forza in qualsiasi modo ... avresti potuto scegliere parole migliori... hai scelto la più brutta... una trovata per la visibilità? Sarebbe ancora più triste!!! Ma una persona che parla di una cosa così brutta come il cancro, paragonandola a un dono, secondo me non ha capito proprio niente.... saluti ..."
"Avrei preferito che mia figlia non ricevesse questo "dono"
" Ricordo un'estate di tanti, tanti anni fa. Giocavo con un ragazzino molto vivace, dalla forte personalità, mi ero affezionato a lui. L'estate dopo non c'era più. Ora vivo a Novi Ligure. Proprio in questi giorni un ragazzo, che pure aveva combattuto con tutte le sue forze, e sostenuto vigorosamente dai suoi compagni, non ce l'ha fatta. E tu, solo perché sei stata fortunata, hai il coraggio di parlare di dono? La stessa protervia e insieme superficialità del disgustoso programma per il quale sei stata e sarai "conduttrice"
E potremmo proseguire per ore nel riportare messaggi di questo tipo, come messaggi di chi la sostiene ad oltranza anche quando sbaglia. Quando questi errori sono evidenti bisognerebbe avere il coraggio di criticare anche chi ammiriamo, perchè sono le critiche a farci crescere e migliorare.
Sbagliò Nadia Toffa nel dire precipitosamente mesi fa di aver avuto diagnosi dal cancro e guarigione in due mesi, lo ammetterà nel suo libro? Sbaglia nel dire che basta sorridere per guarire, sicuramente è importante l'atteggiamento mentale davanti ad una malattia del genere MA NON BASTA. E sopratutto dice una GRANDE STUPIDAGGINE nel dire che tutti i tumori sono uguali e dipende da noi guarire. E' un'affermazione assolutamente priva di qualsiasi valenza scientifica, sembrano quasi le affermazioni di Eleonora Brigliadori che tempo fa sosteneva di essere guarita da alcune forme di cancro semplicemente con la sua forza di volontà...
Forse Nadia Toffa voleva davvero dare un messaggio di speranza a chi sta combattendo il cancro, ma poteva benissimo usare termini e parole differenti. In questo modo ha dimostrato davvero molta poca empatia con chi, non di certo per sua volontà, quella battaglia l'ha persa. Chiudersi dietro un muro di silenzio come ha fatto da oggi pomeriggio di certo non giova alla sua immagine. Bisogna pensare molto bene alle parole da dire prima di usarle. Inutile lanciare il sasso e poi ritirare la mano. Le auguriamo sinceramente che la sua battaglia prosegua al meglio; ma le auguriamo anche di ritrovare la sensibilità che ha dimostrato di aver perso usando parole e comportamenti fuori luogo come ha fatto quest'oggi.
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