Recensione di Troll Hub di Davide del Vasto, Sereture edizioni

 Nelle opere di fantascienza l'intelligenza artificiale è un tema ricorrente come elemento narrativo o come elemento centrale della storia, essa rappresenta l'espressione della paura più profonda dell'uomo: la sua "unicità" di pensiero senziente persa a favore di qualcosa di artificiale da lui creato che lo porta a sentirsi totalmente inutile e finisce per soppiantarlo in tutto…

 In questo filone narrativo si inserisce l'opera di Davide del Vasto, un libro che inizia in modo classico per un libro di questo tipo: l'umanità ha devastato la terra e si è rifugiata nello spazio, dove le nuove generazioni nascono in basi spaziali e studiano il passato con la speranza di poter un giorno vedere la Terra e, magari, far parte di quelle misteriose attività che vi vengono svolte e di cui nessuno di loro sa nulla…

La storia narrata è quella di Asia43lizar , studentessa al Grate Hall Collage grande amante della musica che sogna di potere avere un giorno la cittadinanza terrestre di merito. Asia vive in un dormitorio controllata costantemente dalla sua assistente elettronica

"Come stai Asia? Vedo che a scuola non hai preso molti appunti e la tua pressione è leggermente più bassa della media settimanale…….sono sicura che dopo l'igenizzazione starai molto meglio.."

 La sua vita cambia quando Hadler, con cui avrebbe dovuto ridiscutere il suo piano di studi, le comunica invece di essere stata selezionata per andare a vivere sulla Terra; per rassicurarla le viene detto che non sarà da sola, infatti la sta aspettando Peter, suo compagno, che l'aiuterà ad adattarsi e a capire il nuovo ambiente in cui dovrà muoversi.

Ma sarà davvero una vita libera quella sulla Terra? Le parole che pronuncia Peter poco dopo l'arrivo di Asia lasciano molto da pensare al riguardo..

"Siamo liberi al punto di dover provvedere a noi stessi ogni giorno. Però la libertà è un limite, te ne accorgerai. Sono qui da diversi anni ormai, come te sono entrato nella Sala e ho affrontato il mio destino, pur non sapendo nulla. Ho faticato ad accettarlo, ma quando ti devi adattare, lo fai. Siamo nati per questo, ricordi?"

 Peter l'ho percepito immediatamente come un personaggio curioso : a momenti sembra un Robinson Crusoe in un mondo sperduto dove accoglie un nuovo compagno e, a momenti, sembra nascondere qualcosa di più che non dichiara apertamente con le sue parole…

Peter vuole che Asia legga un romanzo intanto che lui non c'è … Questo "romanzo nel romanzo" è la trovata semplicemente geniale usata dall'Autore per presentarci il vero protagonista della sua opera: Troll Hub, ma cos'è? Con che cosa stiamo per avere a che fare??

"..Grazie alla nuova tecnologia che lavora attraverso l'interscambio di dati fra i neuroni e i loro cloni temporanei, siamo riusciti a creare un supporto capace di dialogare con la nostra mente. Non è non è un computer, non è nemmeno un robot. E' di più…"

"Un gioco?"

"Forse. Analisi di laboratorio hanno dimostrato che l'utilizzo di Troll Hub potenzia la corteccia celebrale, migliorando la ricettività, la coordinazione e la capacità creativa. Un semplice gioco non oserebbe tanto…"

 Questo "romanzo nel romanzo" narra la storia di Marika e della sua lenta acquisizione della consapevolezza di essere la sola a poter contrastare Troll Hub; ma perchè contrastarlo??? Perchè piano piano è diventato peggio di una droga e sta prendendo il controllo di tutto facendo impazzire il genere umano…

"…a differenza della classica droga, quel gioco innescava un'assidua gelosia verso la consolle, che aumentava nel tempo. Nessun utente del Troll Hub avrebbe prestato il suo ad altri, nel modo più assoluto. Nonostante le autorità e le istituzioni fossero a conoscenza di questo problema, nessuno intervenne tempestivamente. Non si contavano le famiglie in crisi…"

 In questa "lotta" psicologica con descrizioni potenti e angoscianti, grazie ad un preciso disegno dell'Autore e ad un linguaggio usato sempre in modo appropriato, entriamo in empatia con qualsiasi emozione provata da Marika. Noi siamo lei e non desideriamo altro che riuscire a capire quale sia la realtà …scoprire chi è il mistrioso Lui che "perseguita" Marika e riappropriarci di noi stessi e della nostra identità.

Dalla consapevolezza di queste scoperte uscirà fuori una realtà diversa, perchè a volte quello che appare non è reale, che porterà a scoprire una una nuova sconvolgente realtà riguardo Asia e Peter, un finale inaspettato che chiude un libro a dir poco perfetto.

In quest'epoca moderna sempre più soggetta a globalizzazione digitale, in cui i rapporti umani reali stanno venendo sempre più soppiantati da chat e pseudo sostituti simili (mi riferisco sopratutto alle chat in 3 d, come ad esempio second life, dove si tende a ricreare una realtà parallela in accordo ai propri desideri che fa perdere sempre più il contatto con la realtà) un libro come questo è un campanello di denuncia e d'allarme su quella che potrebbe essere la fine del genere umano un giorno se non faremo qualcosa.

E' obbligo morale di ognuno di noi prendere coscienza del "pericolo nascosto" che questo libro denuncia così bene, un mondo perfetto senza dolore è giusto rimanga solo un'utopia perchè anche la sofferenza data dalla realtà nuda e cruda ci aiuta a crescere ed evolverci.

Un libro eccellentemente ben scritto capace di appassionare dalla prima all'ultima riga, che fa riflettere profondamente su temi importanti; non posso che consigliarlo vivamente agli appassionati del genere fantascienza, fantasy e a chi ami le belle letture.