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The Walking Dead 8x13: la recensione di “Do Not Send Us Astray”

The Walking Dead 8x13: la recensione di “Do Not Send Us Astray”

  The Walking Dead 8x13 riporta gli zombie prepotentemente dentro la puntata e ci regala una battaglia intensa, dura ma ricca in termini emozionali. Infatti a fine episodio è praticamente spontaneo chiedersi:Quanto può essere ancora sopportabile la guerra con Negan? E Sopratutto il prezzo che si sta pagando non inizia ad essere troppo alto?"..

 Questa recensione sarà un po' diversa dal solito: non vi racconterò gli avvenimenti dell'episodio, ma vi racconterò l'evoluzione interiore, le luci e le ombre che alcuni dei personaggi principali mettono in evidenza durante l'episodio. Perchè è stato questo il vero argomento principale della puntata: come si stanno evolvendo i personaggi non cos'è capitato...

Ad inizio puntata vediamo Siddiq in azione, mi stona davvero molto questo personaggio e il modo con cui inizia ad esserci presentato: a Carl aveva detto di esser sopravvissuto da solo combattendo ed eliminando più zombie di chiunque altro avesse mai incontrato...allora perchè adesso la sola cosa che gli fanno fare è provare a fare il medico? Ok in un contesto del genere la figura di un dottore sarebbe indiscutibilmente quella di maggior valore in assoluto e, forse, così il sacrifico di Carl avrebbe avuto un senso. Ma nel modo che ha lui di fare il medico: dare antibiotici a Carl per rallentare la febbre ( ma scherziamo non hanno potuto fare nulla al mega centro richerche della prima stagione ora ha lui uno pseudo rimedio?) e farsi dare dell'incompetente dall'infermiera capo di turno, rende per ora la perdita di Carl assolutamente incolmabile.

La perdita del giovane Grimes è di gran lunga maggiore rispetto al "guadagno" che il gruppo ha avuto prendendo Siddiq tra di loro: non solo non è un medico nonostante lo spaccino per tale, ma sembra anche privo di spina dorsale dato che si prende cazziatoni da chiunque. E oltretutto andare a fare la filippica a Rick sui defunti e come li onorano al suo paese...fuori luogo a dir poco. Se Rick gli avesse stampato una cinquina in faccia nessuno avrebbe avuto niente di ridire al riguardo! Al momento attuale quindi utilità di Siddiq non pervenuta,vedremo se in futuro saprà riscattarsi.

  Su tutti durante l'episodio emerge la figura di Maggie, che finalmente inzia ad aquistare spessore e intensità come personaggio: all'inizio della puntata è assetata di sangue e decisa a vendicarsi di Negan ad ogni costo, qualsiasi sia il prezzo da pagare. Non è un caso che quando parla al walkie-talkie con Simon si qualifichi come:

"Sono Maggie Rhee. Maggie Rhee la vedova."

 Ma alla fine dell'episodio quando contempla per la seconda volta le tombe della gente di Hilltop durante quella giornata, definendo il tutto come il "prezzo" pagato inizi a dubitare anche se lei è una buona leader. Si domanda infatti se ha agito al meglio per il bene della sua gente o si è fatta sopraffare dai suoi desideri egoistici, quelle tombe iniziano ad avere un peso eccessivo sulle sue spalle. Che ci sia forse un altro modo di affrontare la cosa? Che Carl fosse il solo ad avere intuito il modo di agire giusto? La presenza delle ultime volontà di Carl è sempre più intrinseca a queste puntate, mi chiedo quando e chi inizierà davvero a metterla in pratica. Forse avverrà spontaneamente col tempo come sta avvenendo adesso per Maggie. O forse saranno le lettere che Carl aveva scritto per tutti a squotere alla fine gli animi? Chissà dove sono andate a finire...

Di certo però Carl non voleva si arrendessero, non avrebbe mai chiesto questo a suo padre e al resto del gruppo; ma di certo voleva che combattessero affrontando la cosa in modo diverso, perchè rimanesse qualcosa per cui combattere...

 Dubbi che si è posta più di una volta la stessa Carol, che finalmente in questo episodio trova un po' di spazio per far vedere il gran personaggio che è diventata nel corso degli anni. Sempre pronta, nonostante la sua crisi interiore per il rifiuto di uccidere ancora, a combattere per difendere i suoi amici. Fin d al momento in cui ha saputo della dipartita di Glenne e Abraham non si è mai risparmiata un attimo, grazie a lei si sono salvati gli abitanti del Regno e grazie a lei lo stesso Ezekiel è salvo e di nuovo al suo posto di guida. Carol in questa puntata ha finalmente modo di trovarsi di nuovo faccia a faccia con Tobin, l'uomo con cui aveva una relazione ad Alexandria quando decise di andarsene. Adesso sembra essere pronta a dire a Tobin cosa è successo, in fondo lui merita di saperlo: Carol non riusciva più a sopportare l'idea di dover uccidere, lo faceva per proteggere le persone che amava. Dopo quello che ha passato al Regno e il periodo di isolamento nella casetta poco fuori, ha fatto pace con se stessa. Ora pensa che l'uccidere persone per proteggere quelli a cui ci si affeziona potrebbe non finire mai. Questo sembra averle dato, al momento, la forza necessaria per restare lucida o almeno convincersi di esserlo ed aiutare gli altri...ma ne siamo davvero sicuri?

Quando Tobin a seguito di una coltellata presa da un salvatore si trasforma in zombie, prima di abbatterlo ( si perchè l'onere tocca a lei anche questa volta) ha un attimo di titubanza...quasi ho temuto non ce la facesse. No Carol non è senza cuore o insensibile, semplicemente cerca di rimanere lucida e razionale per aiutare tutti al meglio.

Peccato che non sempre venga ascoltata...

In questo caso a non ascoltarla è Henry ,che non si bevuto nemmeno per un secondo la bugia di Morgan che fosse stato Gavin ad uccidere suo fratello. Vuole combattere esige vendetta...i bambini in questo mondo apocalittico crescono sempre troppo in fretta: così è stato per Carl, Lizzie e la sorella e Sam...tutti cresciuti troppo in fretta, ma una cosa hanno avuto tutti in comune: erano sempre ragazzini e come tali incontrollabili e commettevano errori da ragazzini.

Questa volta a fare un errore madornale è Henry, che avvicinatosi al recinto dei Salvatori con un'arma trovata in giro per casa (il genio che l'ha lasciata incustodita andrebbe premiato eh...) finisce per aprirlo e venire disarmato, nel corso dell'attacco di Simon e gli altri Salvatori, dal senza speranza Jared.

Ecco fatto...solo e disarmato durante un attacco con zombie di qua e di là...sarà sopravvissuto? Per ora non lo sappiamo il suo destino viene lasciato in sospeso durante l'episodio. 

 A cercare Henry c'è anche Morgan, perseguitato dal fantasma di Gavin. E' di nuovo tornato alla sua fase di "pulizia" del mondo che attraversò dopo la morte del figlio; ma questa volta la sua rabbia è contro gli umani...sono loro l'aberrazione che commette sempre impurità. Ma a lui non piace proprio uccidere, un conflitto interiori che queste visioni sono destinate, credo,a porre sempre più a porlo in crisi e preparano il suo "salto" in Fear The Walking Dead che avverrà la stessa sera del finale di The Walking Dead 8. Sono davvero curiosa di vedere come sarà posto in essere questo passaggio.

 Continuando a parlare dell'evoluzione dei personaggi che si osserva in questa puntata è impossibile non notare: 1 l'ormai perenne staticità caratteriale di Daryl e 2 la raggiunta apertura mentale di Tara. Daryl non riesce proprio a vedere che Dwight ora li sta aiutando, poco importa il perchè sia avvenuto il cambiamento è talmente palese che non può essere ignorato: questa volta Dwight salva Tara dalla furia di Simon, che stava per ucciderla o peggio ferirla con un'arma infetta per poi farla trasformare...lui questo non può saperlo ok, vede solo una sua amica ferita ok. Ma che non creda nemmeno alle parole della stessa Tara, che improvvisamente ricollegando comportamenti precedenti di Dwight ha capito che è dalla loro parte è quasi assurdo. Sembra tornato la persona che era nella prima stagione: completamente preso da se stesso e dai suoi desideri, si è involuto e non sembra capirlo...riuscirà a riprendersi?

Tara è finalmente uscita dalla fase odio perenne, ha capito che non la portava da nessuna parte e sta tentando di andare oltre...ma adesso la preoccupazione maggiore è per la sua salute. Dwight l'avrà davvero colpita con una freccia innocua? Si salverà? L'episodio non chiarisce i dubbi in merito...

  Ultima menzione speciale per il dialogo breve ed intenso che Rick ha con Michonne, che spero risponderà ai soliti che avevano criticato lo scontro di Rick con Negan: Lo sceriffo ha confessato a Michonne che ha provato ad uccidere Negan, doveva provarci era più forte di lui: ma contemporaneamente ha realizzato che avrebbe si posto fine alla guerra ma sarebbe andato contro l'ultimo desiderio di suo figlio. Come riuscirà a venire a capo di questo conflitto Rick? Sarà davvero interessante vederlo.

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