Embrione ibrido pecora-uomo, un giorno potrebbe servire per i trapianti di organi

Creato in laboratorio, per la prima volta al mondo, un ibrido uomo-pecora in cui una cellula su 10 mila è umana.

Lo stesso gruppo di ricerca un anno fa aveva realizzato un embrione di uomo e maiale, in quel caso le cellule umane erano una su 100 mila. Ad annunciarlo sono stati gli scienziati dell'Università della California a Davis al meeting dell'American Association for the Advancement of Science di Austin in Texas. 

Dopo 28 giorni tutti gli embrioni ibridi sono stati distrutti. I ricercatori spiegano che l'ibridio è un passo avanti verso la possibilità di far crescere organi umani negli animali. 

Il metodo

L' ibridio è stato ottenuto  introducendo cellule staminali adulte riprogrammate nell'embrione di una pecora. L'ibrido così ottenuto è stato lasciare crescere per 28 giorni che rappresentavano il limite massimo possibile per l'esperimento ottenuto da autorizzazione. In quei 28 giorni le cellule umane si sono riprodotte.

Anche se c'è molto da lavorare — ha dichiarato Pablo Ross, uno degli autori della ricerca — gli organi prodotti in queste chimere interspecie potrebbero un giorno costituire un modo per soddisfare la domanda di organi, trapiantando ad esempio un pancreas ibridizzato in un paziente». «L'uso delle pecore — ha spiegato ancora il ricercatore al quotidiano britannico Guardian— ha molti vantaggi rispetto al maiale, a partire dal fatto che bastano quattro embrioni e non cinquanta per far iniziare una gravidanza. Anche questo animale inoltre ha organi di dimensioni simili a quelli umani».