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The Walking Dead 8x15: la recensione di “Worth”, il valore

The Walking Dead 8x15: la recensione di “Worth”, il valore

 The Walking Dead 8x15 si apre esattamente come si chiude: con le parole di Carl che cercano di scuotere da una parte suo padre e dall'altra Negan, riusciranno le sue parole a compiere un miracolo di pace tra i due grandi leader?

Nell'attesa di saperlo ecco le emozioni che ci ha regalato il penultimo episodio di The Walking Dead 8.

  Rick all'inizio di questo episodio finalmente compie l'atto di coraggio che non riusciva a fare da quando ha sepolto suo figlio: leggere le ultime parole di Carl e prendere così coscienza, senza più aver possibilità di scappare, delle ultime volontà di suo figlio. Riusciranno le ultime parole di Carl a tirare di nuovo fuori il lato umano di questo leader, che il dolore più grande da sopportare per un genitore ha quasi reso irriconoscibile?

Non abbiamo modo di poter vedere la vera reazione di Rick alle parole di Carl, troppo poco il minutaggio che la regia gli dedica per saperlo; ma il modo con cui guarda Michonne passeggiare con Judith dopo aver letto come Carl ricordava le sue passeggiate con lui lascia davvero ben sperare...

 Dopo averci intenerito il cuore con la lettera di Carl la regia ci catapulta nel Santuario. Eugene, con un ego gonfiato dall'autorità datagli dai Salvatori, maltratta Gabriel suo assistente nella fabbricazione di proiettili. Eugene è ormai totalmente Negan, poco gli importa se adesso al comando c'è Simon: lui è Negan nel midollo, era Negan ancora prima di conoscerlo e poco gli importa chi comandi...se lui è salvo il resto del mondo può andarsene a pu**ane tranquillamente. 

Riprova ne è il fatto delle volte che ha cambiato "sponda": prima sfruttava Abraham e Rosita per essere tenuto in vita, poi scoperto il suo "gioco" ha provato a diventare un membro indispensabile nel gruppo di Rick, ma non c'è mai riuscito davvero. Confessò a Negan di aver fatto lui il proiettile con cui Rosita aveva "ferito" Lucille; forse uno dei pochissimi atti dimostrabili di gentilezza disinteressata...ma una volta arrivato al santuario, dopo aver parlato con Negan ha subito una meramorfosi incredibile: il cambiamento che ha messo in luce una volta per tutte la sua vera natura: Eugene pensa solo a se stesso, prima di tutto ubbidisce al suo imperativo di rimanere vivo a qualsasi costo, poi vengono tutti gli altri. Poco importa se sta aiutando a preparare una assalto contro il solo gruppo di persone che sono mai state per lui dei veri amici, lui deve rimanere vivo...chi se ne importa del resto!

Certo è intelligente, ma usa la sua materia grigia solo per salvarsi...prova ne è il fatto che quando viene catturato da Daryl e Rosita fugge in un modo quasi ridicolo; però bisogna ammettere che è stato geniale.

Come riesce a scappare? Vomitando addosso a Rosita, non in senso figurato ma fisico, creandosi quel diversivo che gli serviva per andarsene...il piano di fuga più ridicolo mai visto in televisione, ma maledettamente  efficace, mica serve per forza la brutalità per scappare... Eugene può scappare anche perchè Daryl ormai è solo l'ombra di se stesso e rimedia una figuraccia epica anche questa volta: Eugene gli scappa da sotto al naso ! Daryl di qualche tempo fa non si sarebbe fatto fregare così, meno che mai da qualcuno che gli scappa un minuto prima  nascondendosi poi in un porcaio d'immondizia come ha fatto Eugene. Dov'è andato a finire il vero Daryl? Che qualcuno ce lo ritrovi! …

 Chissà come Eugene riesce a tornare integro al Santuario, forse la roba dove si è nascosto puzza talmente tanto che anche gli zombie scappano?

Con un aspetto assolutamente devastato apprende che Negan ha urgenza di avere terminate le pallottole che stanno preparando per la mattina seguente...E' stupefacente che non si ponga la domanda di cosa è successo al comando, niente come un mulo prende e ricomincia a fare proiettili. Avrà davvero, come dicono alcuni, in mente di sabotare Negan per aiutare il suo vecchio gruppo? A me sembra proprio improbabile dato che poteva scappare e ha preferito tornare al Santuario. Si vede che il potere dei cetriolini sottaceto sono imbattibili.

 Al Santuario si sono svolte la quasi totalità delle scene di questa puntata. Negan ne è stato in assoluto il protagonista e mattatore. Jeffrey Dean Morgan ha fornito in questa puntata forse la migliore interpretazione mai fatta del Villain.

Negan riesce a stare calmo e a non farsi prendere dall'ira. E' circondato da traditori lo sa molto bene, ma non si fa dall'ira come fa Rick, lui ragiona sul da farsi. Non gli serve una strage, per rimanere al comando deve riuscire a far muovere tutte le pedine come vuole lui. E dare di nuovo dimostrazione di essere il più forte davanti a tutti.

Negan torna in scena con la solita litania che ama fischiare e si palesa davanti a dwight, ma non lo ammazza. Si servità di lui in modo assolutamente subdolo, ma prima di tutto deve affrontare Simon...

 La scena è quasi surreale: Simon non ha o non vuole poter far più nulla, ci aspettiamo che Lucille cada con forza sulla sua testa quando è inginocchiato davanti a Negan; ma non capita niente di tutto questo...Negan gioca con lui come un gatto fa con un topo. Se lo uccidesse adesso non sortirebbe l'effetto che lui vuole, la sua morte deve essere esemplare. Quindi per il momento lo perdona.

E qua uscirà fuori la profonda differenza tra il pazzo senza cervello di Simon e Negan che è pazzo, ma maledettamente molto furbo.

Simon quasi irriconoscibile dichiara a gran voce "Non ti deluderò non lo farò..."  (Modalità falso lecchino on per intenderci...)

Negan quindi procede ad illustrare ai suoi uomini il suo piano d'attacco contro Hilltop, ben sapendo che Dwight avrebbe portato le informazioni a Rick...sta preparando una trappola; ma ne capiremo la genialità solo più avanti.

 Simon, che è pazzo e senza cervello, cerca di fare un "colpo di stato" radunando alcuni che come lui vogliono far fuori Negan e cerca l'aiuto di Dwight; questo sarà il suo errore fatale.

Dwight compie una mossa da vero asso triplogiochista: avverte Negan di cosa sta combinando Simon, pensando così di poter far arrivare a Rick il piano di Negan; ma lui sa già tutto e gli è dieci passi avanti...ma lo saprà quando ormai è tardi...

 Negan che sta usando Dwight due volte: lo usa per far venire allo scoperto Simon di cui non si fidava palesemente più e lo usa per far arrivare a Rick informazioni sbagliate.

 Ma torniamo allo scontro per il potere tra Negan e Simon.

Negan non può permettere che nessuno di quelli che spalleggiano Simon viva: ad un suo ordine viene sparato loro addosso, ma non a Simon. Gli consente di sfidarlo, come in un branco di lupi se vuole essere l'alfa Simon dovrà ucciderlo davanti a tutti. Ma Negan senza Lucille è più forte di lui e lo uccide strangolandolo senza pietà. E' di nuovo indiscutibilmente il leader e con questa manifestazione di forza è difficile davvero che qualcuno lo metta ancora in discussione. 

 Mentre Negan sta uccidendo Simon, Dwight prende i piani per l'attacco a Hilltop e manda Gregory a portarli a Rick. Come abbia potuto fidarsi di lui davvero non ho idea. Forse ormai pensava che col ritorno di Negan per lui fosse questione di poco prima di essere ucciso e ha tentato; ma ha fatto male i conti...

Terminata la pratica Simon infatti Negan pensa a lui. Finalmente gli rivela di sapere tutto e lo fa mostrandogli chi aveva incontrato tornando al santuario: Laura! Lei ha raccontato di come ad Alexandria li abbia traditi e ucciso la loro squadra....!!! Negan però è perfido ucciderlo non sarebbe abbastanza: la sua punizione sarà peggiore di quella di Simon. Ma quale sarà dovremo aspettare per saperlo...

 Quando pensavamo che la puntata fosse ormai terminata, ecco l'ultima sorpresa dell'episodio: Michonne chiama Negan con la trasmittente e gli legge la lettera che ha scritto Carl...parole belle anche se per un nemico, ma che nuovamente purtroppo sembrano cadere nel vuoto.

Nelle parole di Negan esce di nuovo il leader che uccise Abraham e Glenn barbaramente, quello capace di uccidere in modo assolutamente brutale pur non volendo farlo: 

 "Ormai è tardi per tornare indietro. Da questo si può uscirne solo uccidendovi tutti e andando avanti. E' colpa di Rick io non volevo.... basta parole..."

 E poi detto questo rompe la trasmittente.

La puntata dopo averci anche regalato uno sguardo al recinto esterno al Santuario: Simon è diventato uno zombie e è andato a finire sul recinto.

Finalmente l'apice della guerra che stiamo aspettando da due stagioni è in arrivo. Finirà in un bagno di sangue? Rick cadrà in trappola o riuscirà a capire che qualcosa non và e salverà la sua gente?

Alla fine le parole di Carl riusciranno a far breccia in questo muro impenetrabile d'odio?

Tra sette giorni ogni domanda troverà risposta....

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