Il trailer di Leaving Neverland, il documentario che riporta le testimonianza di due uomini -oggi-e bambini, ai tempi accusarono Micheal Jackson di abusi.
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La HBO america il 3 e il 4 marzo trasmetterà Leaving Neverland, un documentario proiettato in anteprima al Sundance Film Festival della durata di quattro ore, diviso in due parti, che ricostruisce a partire dalle testimonianze di James Safechuck e Wade Robson, ai tempi bambini ma ora uomini, quanto avveniva nella favolosa dimora di Neverland di proprietà di Micheal Jackson. Luogo simile ad un parco di divertimenti, in cui il cantante si circondava di bambini e si diceva abusasse di loro.
"Questo documentario in due parti esplora le esperienze separate e parallele di due due bambini James Safechuck, di 10 anni, e Wade Robson, di 7, che furono entrambi amici di Michael Jackson. Attraverso interviste che fanno annodare lo stomaco con Safechuck, che oggi ha 37 anni, e Robson, che ne ha 41, e con le loro madri, mogli e fratelli, il film ricostruisce gli abusi subiti ed esplora i sentimenti complicati che hanno portato i due uomini a confrontarsi con il loro passato dopo aver avuto figli a loro volta."
Alla prima presentazione durante il Sundance il film è stato definito sconvolente e devastante dai critici e dal pubblico.
Dan Reed regista di questo documentario parlando con Variety ha così definito questo suo lavoro:
"Questo non è un film su Michael Jackson. Questo non è un film su Michael Jackson che ha abusato di ragazzini. È un film su due famiglie e su come due famiglie abbiano fatto i conti con quello che i loro figli hanno rivelato loro molti anni dopo la morte del cantante"
Com'era prevedibile gli eredi di Micheal Jackson hanno attaccato duramente il documentario con una lettera di 10 pagine spedita all'amministratore delegato della HBO. Ovviamente hanno negato completamente tutte le accuse e attaccato pesantemente il regista Dan Reed che non ha parlato con nessuno di loro o del team del cantante. Una parte dei fan del cantante dopo la presentazione del documentario hanno attaccato il regista e i due accusatori che hanno portato testimonianza nel film.
Questa è stata la ferma risposta del regista alle polemiche sollevate dai fan del cantante:
"C'è anche questo gruppo, questa lega di fan che è quasi come una setta, dicono cose molto cattive [sul film] sui social media. E le loro parole riecheggiano la retorica di due decenni della famiglia Jackson e del team legale, che sta facendo vergognare le vittime. Succede spesso in questi casi. È quello che fanno in modo molto aggressivo e implacabile, ma non penso che tu possa farla franca nel 2019 come in passato"