Nel corso di un'intervista rilasciata a Il Giornale Enzo Paolo Turchi si è sfogato lamentandosi della sua esigua pensione.
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Nel corso di un'intervista rilasciata al settimanale Spy, Enzo Paolo Turchi, il coreografo sposato da più di 30 anni con Carmen Russo, si è lamentato piuttosto energicamente dell'esigua cifra che percepisce nel suo assegno di pensione.
Il coreografo vanta molti anni di carriera nel mondo dello spettacolo e sembra non ritenere giusta la cifra che percepisce nell'assegno della sua pensione. Questa la sua dichiarazione:
"Prendo 740 euro di pensione. Ci sono rimasto molto male. Non è una questione di soldi, non vorrei piangere miseria, ma è una questione di etica professionale.
Non si può trattare così un artista, famoso o non famoso che sia, dandogli un'elemosina"
La sua dichiarazione ha suscitato un vespaio di polemiche, perchè non si capisce per quale motivo un artista, se ha versato regolari contributi come sostiene lui, dovrebbe percepire una pensione maggiore di un normale contribuente, che ha versato i suoi contributi in modo regolare e magari era solo un semplice operaio per tutta la sua vita.
Enzo Paolo Turchi, come altri membri del mondo dello spettacolo che prima di lui si sono messi a piangere miseria, dovrebbe fare più autocritica e "mea culpa". Con che diritto lui, che nei suoi anni d'oro avrà guadagnato sicuramente più di una persona non famosa, si lamenta? Non poteva mettersi da parte qualcosa per la vecchiaia? Più comodo spendere e spandere nel dorato mondo dello spettacolo e poi lamentarsi, ci vuole davvero un gran coraggio a fare una lamentela del genere in un paese in crisi come questo dove molti, troppi, pensionati percepiscono a malapena 400 euro di pensione e con quella e basta devono vivere.
Riflettere di più prima di parlare a volte eviterebbe figuracce. La sua lamentela puerile non produrrà alcun effetto di sorta, se non quello di renderlo impopolare.E la sua pensione non subirà mutazioni di sorta, quindi valeva la pena fare una polemica inutile e diventare impopolare?