Il Gup di Milano Teresa De Pascale ha deciso di rinviare a giudizio Nina Moric con l'accusa di diffamazione aggravata da un "fatto determinato" per aver defifnito, durante un'intervista a Radio 24, "viado" la showgirl argentina Belen Rodriguez.
Accogliendo questa richiesta il giudice giudice ha ritrasmesso gli atti al pm Francesco Cajani, titolare dell'inchiesta, per la riqualificazione del reato contestato a Moric. La showgirl argentina è stata ammessa come parte civile nel processo, che inizierà il prossimo 17 aprile davanti ai giudici della decima sezione penale.
Nello scorso mese di Luglio il giudice Maria Pia Bianchi aveva accolto l'istanza della procura che aveva chiesto che alla Moric venisse contestata anche l'aggravante di aver attribuito "un fatto determinato" (pena prevista da 1 a 6 anni) nella presunta diffamazione. Avrebbe affermato che Belen, ai tempi della relazione con Fabrizio Corona, avrebbe irato "nuda" per casa davanti al figlio avuto con l'ex re dei paparazzi, aggiungendo anche: "Mio figlio ha avuto gli incubi quando aveva 5 anni, lei mi minacciava di morte".