Il contributo economico destinato alle famiglie di alcune categorie lavorative,il cosiddetto assegno familiare è stato ulteriormente regolamentato con l'introduzione, per legge, dei redditi entro cui l'assegno può essere richiesto.
"Dal 1° gennaio 2018 – spiega l'inps in una nota – sono stati rivalutati sia i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione, sia i limiti di reddito mensili per l'accertamento del carico ai fini dei diritto agli assegni stessi".
Per tutto l'anno 2018 i limiti di redditi mensili da considerare per avere il riconoscimento del diritto agli assegni familiari sono i seguenti:
714, 62 euro per il marito o la moglie, per un genitorie e per ciascun figlio o equiparato.
1250 euro per due genitori ed equiparati.
"I nuovi limiti di reddito – ricorda l'Istituto – valgono anche in caso di richiesta di assegni familiari per fratelli, sorelle e nipoti".
L'inps per quanto riguarda i limiti di reddito familiare, invita a consultare le nuove tabelle sul suo sito calcolate in base al tasso d'inflazione programmato per il 2017 pari allo 0,9%.
Le nuove disposizioni sono applicate ai soggetti esclussi dalla normativa sull'assegno per il nucleo familiare: i coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti e i pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.