Dic
14

Le novità Sergio Bonelli Editore di febbraio 2022

Attraverso il catalogo Preview 74 sono state rese note le novità Sergio Bonelli Editore di febbraio 2022. Da segnalare i nuovi volumi di Tex Willer e Il Confine e i brossurati di Dragonero e Dylan Dog.

Scopriamo insieme tutti gli albi e i volumi previsti per il secondo mese dell’anno. Vi ricordiamo che potete visionare le novità previste a gennaio 2021 grazie al nostro articolo dedicato.

TEX WILLER – La banda di John Coffin
di Mauro Boselli e Bruno Brindisi
320 pagine – 19 x 26 cm, B/N, cartonato
€ 26,00

Durante una pausa della sua vita vagabonda, il giovane Tex Willer ripensa al recente passato, quando, da un giorno all’altro, dovette abbandonare il ranch paterno nella valle del Nueces e la sua vita cambiò per sempre… Una lunga cavalcata nel passato di Tex, con il futuro ranger ancora un bandito, lungo una strada segnata dalla vendetta e dalla ricerca di giustizia. Sulle tracce di John Coffin, uno dei responsabili della morte di Sam Willer e l’unico ancora in vita che possa scagionarlo dalle false accuse che lo perseguitano, Tex deve affrontare innumerevoli insidie e finirà per scoperchiare un vero nido di serpenti…

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Dic
14

Addio a Jimmy Rave: muore a 36 anni la giovane star del Wrestling

Brutte notizie per i fan del mondo del Wrestling. Nella giornata di ieri familiari, conoscenti e addetti ai lavori hanno purtroppo dovuto dire addio a Jimmy Rave, nome d’arte di James Michael Guffey. La giovane superstar, che in passato ha militato in diverse Compagnie tra cui TNA e Ring of Honor, si è purtroppo spenta a soli 36 anni.

Le sue condizioni di salute erano precarie già da diverso tempo. A causa di diverse dipendenze, infatti, al povero Jimmy erano state amputate entrambe le gambe e un braccio. La notizia della sua morte è stata data sui social dalla figlia e dall’agente, Bill Behrens.

Addio a Jimmy Rave

L’intera community del Wrestling si è unita attorno a commoventi messaggi di condoglianze per Jimmy e la sua famiglia. La TNA, federazione in cui fece il suo debutto nel 2002 per poi diventare uno dei pilastri della X-Dvision, gli ha dedicato un commovente post su Twitter.

Anche la Ring of Honor, federazione in cui ha militato dal 2003 al 2007 per poi tornarci nel 2009 e fare alcune apparizioni sporadiche nel 2013, ha voluto estendere le sue condoglianze. In ROH Rave era stato protagonista di una grande faida con Phil Brooks aka CM Punk.

Persino la All Elite Wrestling e diverse sue star come Eddie Kingston e Matt Hardy hanno voluto dedicargli messaggi di cordoglio, elogiandone le grandi doti umane. Anche il WWE Hall of Famer Mick Foley ha voluto condividere il suo doloro nell’aver appreso la terribile notizia.

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Dic
14

Dragon Ball Super 79: prime immagini e info sul capitolo

Il sito web dedicato al mondo di Dragon Ball (recuperiamo su Amazon l’ultimo volume dell’edizione italiana a cura di Star Comics) ha pubblicato nelle ultime ore le prime immagini e informazioni su Dragon Ball Super 79, prossimo capito del manga, serializzato su su V-Jump, che segue la continuity dell’opera originale di Akira Toriyama, scritto dallo stesso autore e disegnato da Toyotaro,

Il Capitolo 79 prende il titolo di “Gas VS Granolah” e fa parte del tredicesimo appuntamento del nuovo arco narrativo, appunto, di Granola, il Sopravvissuto (Seizansha Guranora Hen).

Prima di procedere con i bozzetti del nuovo capitolo, facciamo un breve recap di quanto visto nel precedente capitolo, il 78°. 

All’interno del Capitolo 78 abbiamo visto l’organizzazione misteriosa degli Heeters finalmente fare la prima mossa. Dopo aver riunito le Sfere del Drago del pianeta Cereal, il desiderio di Gas di superare Granola e di diventare il vero essere più forte dell’universo è stato compiuto. Davanti ad una forza così immensa, Goku e Vegeta ora sembrano essere senza speranza, specie dopo la dura battaglia contro Granola stesso.

La loro unica possiblità di salvarsi adesso è affidata all’ultimo fagiolo Senzu loro rimasto.

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Dic
14

Spider-Man: No Way Home, Tom Holland olografico parla del film

Mancano poche ore a Spider-Man: No Way Home, il film che ha già infranto record prima ancora di arrivare nelle sale il 15 Dicembre; per rendere più sopportabile l’attesa Sony Pictures ha organizzato un piacevole evento offrendoci la possibilità di vedere un footage di 40 minuti dell’attesissima pellicola, ma soprattutto di partecipare ad un incontro con la star sotto la maschera di Spider-Man: No way Home Tom Holland, in una versione che dire particolare è dire poco. Volete conoscere le nostre prime impressioni? Ovviamente senza rischio di spoiler.

Tom Holland in versione olografica

Arrivati nel teatro 10 degli studi romani di Cinecittà, abbiamo partecipato all’incontro con Tom Holland che grazie ad una tecnologia rivoluzionaria è “apparso” al pubblico sotto forma di ologramma in diretta da Los Angeles. A fare gli onori di casa è stato il bravissimo Alessandro Cattelan, che probabilmente per evitare spoiler di qualsiasi tipo, è stato molto professionale.
Rispondendo alle domande del pubblico Tom Holland ha parlato della similitudine fra lui e Peter Parker, ricordando che come il protagonista del film è diventato improvvisamente popolare a causa delle rivelazioni di Mysterio, anche lui ha vissuto l’esperienza simile quando fu scelto per interpretare un personaggio iconico come quello di Spider-Man.

Spider-Man: No Way Home sarà decisamente più cupo rispetto ai precedenti, e Peter Parker dovrà diventare un Leader, dopo le precedenti esperienze in cui aveva avuto sempre il supporto di IronMan come mentore prima e poi di Capitan America. Parlando di guide, Tom Holland ha tenuto a specificare che per quanto riguarda il rapporto con Dottor Strange, sarà più un discorso di amicizia e non la ricerca di un nuovo maestro, e che per questo passaggio da ragazzo a uomo, Tony Stark sarebbe molto orgoglioso di Peter.
L’attore ha poi parlato dell’importanza ma allo stesso tempo della pericolosità dei social che se usati male possono generare un’immagine falsa della vita delle persone e che le persone famose hanno la grande responsabilità di mostrare la differenza fra la vita reale e quella fittizia.

Alla domanda se aveva ricevuto consigli da Andrew Garfield e da Tobey Maguire che avevano indossato la maschera di Spider-Man prima di lui, Tom Holland ha risposto che ha guardato i film che hanno interpretato e ha appreso da quello tutti gli insegnamenti necessari. A quanto pare stavolta lo Spoiler-Boy più famoso del Marvel Cinematic Universe è riuscito a non farsi scappare nessuna anticipazione.

Spider-Man: No Way Home – Il footage di 40 minuti

La versione del film che abbiamo potuto visionare era un footage in lingua originale di 40 minuti, i primi 40 minuti della pellicola per essere precisi. Come abitudine della redazione di Cultura Pop non faremo assolutamente nessuno spoiler, anche perchè significherebbe rovinare l’esperienza di questo titolo così carico di hype, tanto da essere già record di prevendite in tutto il mondo, dopo pochissime ore dalla messa in vendita dei biglietti per la prima settimana di proiezione nelle sale, ma possiamo assicurarvi che già in questo breve lasso di tempo Spider-Man: No Way Home saprà darvi delle grandi emozioni.

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Dic
14

Svelato il backstage della costruzione dell’animatronic del Gigante di Pietra di Jumanji The Adventure

Due mesi fa la “prima pietra” della realizzazione della nuova attrazione di Gardaland, dedicata a Jumanji, il franchise cinematografico di Sony Pictures inaugurato nel 1995 da Robin Williams ed ereditato da Dwayne Johnson con due sequel/revival usciti rispettivamente nel 2017 e nel 2019, era stata posata.

Jumanji The Adventure, perfetto per gli amanti dell’avventura di ogni età, sorgerà nel cuore del Parco e sarà aperto a partire dalla stagione 2022. I lavori proseguono senza pausa e ora è il turno di posizionare il Gigante di Pietra, un enorme animatronic di ben 6,45 metri di altezza e 6 di larghezza, che sorprenderà i visitatori lungo il percorso.

Una volta entrati in Jumanji The Adventure i visitatori affronteranno la giungla di Jumanji a bordo di un veicolo a forma di jeep e si faranno strada tra pericolosi animali, ostacoli di ogni tipo e un potente gigante di pietra, che cercherà in ogni modo di fermarli. Sarà una vera e propria gara contro il tempo, e l’obiettivo è quello di riportare al leggendario tempio la sacra gemma preziosa e salvare il mondo di Jumanji.

Tra tutte le attrazioni (ci saranno cinque animatronics in totale) quella più sorprendete è di certo il Gigante di Pietra che cercherà in ogni modo di fermare i visitatori: all’inizio la sua grande testa da cui spunta un mostruoso ghigno e lo sguardo infuocato, emergerà da una grotta illuminata dai fulmini, mentre più avanti nel percorso sarà la sua gigantesca mano a tentare di bloccare il passaggio degli avventurieri.

Quanto sarà grande il Gigante di Pietra? La testa misura 6,45 metri di altezza, quindi quasi quattro volte un essere umano, e 6 metri circa di larghezza mentre la mano raggiunge i 4 metri di altezza con un palmo ampio 3 metri.

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Dic
14

Diabolik: recensione del nuovo film dei Manetti Bros.

A partire dal 16 dicembre approderà in sala il film Diabolik dei Manetti Bros. La nuova creatura del duo romano porta sullo schermo Diabolik, l’iconico personaggio creato dalle sorelle Giussani nel 1962. La pellicola vede nel cast Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea, e rispettivamente nei ruoli di Diabolik, Eva Kant e l’ispettore Ginko. Oltre ai tre attori principali, il cast annovera la partecipazione di Alessandro Roia, Serena Rossi, Roberto Citran, Luca Di Giovanni, Antonino Iuorio, Vanessa Scalera, Daniela Piperno, Pier Giorgio Bellocchio e Claudia Gerini. La pellicola, inizialmente prevista per il 2020, è distribuita da 01 Distribution, che qualche mese fa aveva portato in sala l’apprezzato Freaks Out di Gabriele Mainetti, un altro film di genere italiano molto atteso.

Abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla proiezione in anteprima riservata alla stampa di Diabolik: di seguito potete leggere le nostre considerazioni sulla trasposizione cinematografica de il Re del Terrore.

Diabolik: una nuova genesi per il Re del Terrore

Diabolik, Eva Kant e l’ispettore Ginko sono tre nomi in grado di risuonare nell’immaginario collettivo e di evocare immediatamente atmosfere e suggestioni ben precise. Elementi come la tuta nera, lo chignon biondo, la Jaguar E-Type e gli inseguimenti per le strade di Clerville sono impressi indelebilmente nel subconscio di tutti coloro che si sono imbattuti almeno una volta in uno degli inconfondibili volumetti brossurati di Astorina. Nel misurarsi con questa importante eredità culturale tutta italiana i Manetti Bros., grandi appassionati dell’opera delle sorelle Giussani, avevano l’arduo e stimolante compito di confrontarsi con quasi 60 anni di storie alle quali attingere, al fine di consegnare al pubblico italiano una nuova ma fedele trasposizione cinematografica del personaggio (la prima era avvenuta nel 1968 ad opera di Mario Bava).

Nel perseguire questo obiettivo i Manetti Bros. portano sullo schermo la storia intitolata L’arresto di Diabolik (disponibile per l’acquisto online), terzo albo della prima serie, celebre in quanto vede la prima apparizione di Eva.

La storia, ben nota agli appassionati del fumetto originale, ci introduce al personaggio di Lady Kant, una ricca ereditiera e proprietaria del preziosissimo diamante rosa, obiettivo dello spietato ladro. Ben presto gli eventi prendono una piega inaspettata, sia per Diabolik che per Eva: i due sono travolti da una passione ardente, che li renderà complici in un complesso piano di evasione e vendetta, costellata da tutti gli elementi iconici da sempre associati alle storie di Diabolik. Nei suoi tre atti ritroviamo una Clerville degli anni ‘60, minuziosamente ricostruita assemblando diversi scorci di altrettante città italiane, rifugi segreti e piani complessi portati a segno con precisione chirurgica e grazie all’ausilio di gadget e strumenti “all’avanguardia”.

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Dic
14

In produzione la seconda stagione di Tokyo Revengers

Secondo alcune indiscrezioni, la seconda stagione di Tokyo Revengers, adattamento dell’omonimo manga di Ken Wakui, in corso di pubblicazione in Italia grazie alla J-POP, è attualmente in produzione. Vediamo più nel dettaglio

La seconda stagione di Tokyo Revengers: cosa sappiamo

Tokyo Revengers è una delle più popolari serie manga di Ken Wakui. La prima stagione dell’adattamento anime, creata da parte di Liden Films, è uscita all’inizio di quest’anno in aprile e in Italia è possibile guardarla attraverso la piattaforma on-demand di Crunchyroll.

Lo studio ha mandato in onda l’episodio finale della prima stagione nel settembre 2021: l’episodio si è concluso con un frustrante cliffhanger e molti si sono chiesti quanto avrebbero dovuto aspettare per la seconda stagione.

Liden Films non ha ancora annunciato la seconda stagione di Tokyo Revengers, ma secondo quanto riportato da Yahoo News Japan la produzione è iniziata quindi potremmo aspettarci l’annuncio ufficiale entro la fine dell’anno corrente. Le voci sono arrivate direttamente dall’ufficio di Tatsuhisa Suzuki. Per chi non lo sapesse, Tatsuhisa Suzuki è il doppiatore che ha interpretato Draken nella prima stagione di Tokyo Revengers. Sfortunatamente, il doppiatore è andato in pausa dopo essere stato accusato di una relazione extraconiugale all’inizio di quest’anno in giugno. Al momento non sappiamo se tornerà a interpretare Draken.

Tokyo Revengers: il manga

Ken Wakui ha lanciato il manga Tokyo Revengers sulle pagine di Weekly Shonen Magazine nel marzo 2017 e Kodansha ha pubblicato il 22° tankobon il 16 aprile 2021. In Italia l’opera è edita da J-POP:

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Dic
14

And just like that…, recensione del sequel di Sex and the City

And just like that… a new chapter of Sex and the City. La serie TV cult ritorna in televisione, dopo il flop del grande schermo (parliamo ovviamente del secondo lungometraggio, riuscito a far dimenticare in quanto a bruttezza addirittura il primo) e dopo un’attesa durata ben 11 anni.

And just like that… addio Samantha

And just like that… vuole essere, nelle intenzioni e nei fatti di quanto visto per i primi due episodi, un prosieguo “naturale” della narrazione canonica di Sex and the City, pur se sprovvisto di uno dei personaggi più intriganti dell’intera produzione: Samantha. Sono noti i problemi di Kim Cattrall, sia con la sex comedy in parola, sia con le sue storiche colleghe. Inutile impelagarsi in gossip da rotocalco o in ricostruzioni tanto ardite quanto poco plausibili, quello che è certo è che Samantha non fa più parte del mondo di Sex and the City e che la sua assenza pesa moltissimo.

Questo buco emerge macroscopico, non soltanto per l’effetto nostalgia – per il quale la produzione sembra cercare di allontanarsi pur mantenendo delle fisiologiche strizzatine d’occhio – quanto per la zoppicante sceneggiatura ad esso collegata. La disinibita compagna di avventure di Carrie&Co, infatti, lascia l’America per Londra, e la spiegazione di questa “improvvisa” partenza risulta davvero raffazzonata (oltreché condita con una serie di frecciatine poco eleganti). Insomma, al netto della verità circa le discussioni attorno ai rapporti tra Cattrall, il cast e la produzione, sarebbe risultato più maturo e soddisfacente strutturare meglio questo elemento di trama, il quale non può essere cancellato con un colpo di spugna tanto goffo quanto maldestro.

La trama di And just like that… cerca in tutti i modi comunque di affrancarsi dalla sua pesante eredità, senza però spingere per un vero e proprio reset. Da un lato quindi ci sono Carrie, Miranda e Charlotte (ed altri comprimari, ma vi invitiamo a non cercare troppo in rete per evitare pesanti spoiler) alle prese con le loro solite dinamiche amicali; dall’altro lato c’è la necessità di aggiornare le tre sodali ai tempi che corrono ed a tematiche più in linea non solo con il 2021 ma anche con l’età anagrafica del cast. I temi principali della narrazione toccano quindi la morte, l’invecchiamento, l’incapacità di adattarsi, la nostalgia oltreché alcuni argomenti più attuali quali l’orientamento di genere o il pregiudizio.

Chiaramente questa scelta, complice anche la necessità di dipingere le protagoniste con un tratto più serio e maturo, ha comportato un evidente traslazione dell’intera produzione da sex comedy a sex drama, sempre che si possa ancora parlare di “sex”. Tema questo ancora caldo all’interno di And just like that…, ma al tempo stesso molto più politicizzato e strumentalizzato di quanto non fosse nel periodo d’oro, segno evidente dei tempi che cambiano. Per evitare fraintendimenti: non sono necessariamente i tempi ad aver reso il sesso un argomento politico, quanto gli sceneggiatori incapaci di reggere il paragone ed approcciare il tema con attualità ma senza goffagine.

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Dic
14

I cristalli della collezione Swarovski x Halo

Xbox e Swarovski, il marchio di gioielli più famoso al mondo, hanno dato vita a una leggendaria collaborazione per celebrare il 20° anniversario della serie di videogiochi e l’uscita di Halo Infinite il quale, dopo essere stato rimandato per oltre un anno a causa di problemi di sviluppo è finalmente arrivato l’8 dicembre per Xbox One, Xbox Series X|S e PC (leggete anche questo nostro articolo per scoprirne di più). In che cosa consiste la collezione Swarovski x Halo?

La collezione Swarovski x Halo si compone di due statuette da collezione basate su oggetti di scena iconici della saga fantascientifica. Il primo è una ricreazione in vetro di cristallo del casco Mjolnir di Master Chief, completo di visiera placcata in oro:

Il secondo è una versione in miniatura in cristallo della spada energetica (Halo Energy Sword), una delle armi più iconiche della serie:

Swarovski afferma che la collezione Halo serve come un “promemoria di ciò che la scoperta di sé e l’immaginazione possono fare“.

Entrambi i pezzi da collezione fanno parte di una serie limitata e non sono disponibili per l’acquisto generale. Attualmente, l’unico modo per i fan di avere la possibilità di portarsi a casa uno dei due pezzi è partecipare al concorso “Campaign for a Cause” di Swarovski, in cui tutti i proventi andranno all’associazione benefica Gamers Outreach, che usa i videogiochi per portare sollievo ai bambini ospedalizzati. Anche se i pezzi non sono attualmente disponibili per l’acquisto individuale, le regole del concorso stimano il loro valore a 2.340 dollari ciascuno.

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Dic
14

Ankh: Divinità Egizie, la recensione

Ankh: Divintà Egizie è un gioco da tavolo competitivo per due – cinque giocatori dai 14 anni in su realizzato da CMON e pubblicato nel nostro Paese da Asmodee Italia. In partite della durata di novanta minuti circa, i giocatori impersoneranno una tra cinque iconiche divinità dell’antico Egitto in una lotta per la conquista della devozione del popolo egizio, così da non essere dimenticati e finire nell’oblio.

Ankh: Divintà Egizie è un gioco asimmetrico di controllo dell’area in cui i giocatori dovranno costruire monumenti dedicati alla propria divinità, per guadagnare la devozione necessaria a diventare il dio più importante d’Egitto, e impegnandosi in conflitto con altri dei per dominare le regioni. Per fare tutto ciò, però, avranno bisogno di un nutrito numero di seguaci da sacrificare per costruire i suddetti monumenti e ottenere i Poteri Ankh della propria divinità.

Ankh: Divinità Egizie, l’ambientazione

Ankh: Divintà Egizie trasporta i giocatori in un lontano passato, all’ombra di piramidi e obelischi, quando i faraoni dominavano il mondo e le divinità influenzavano la vita delle persone.

Nell’antico Egitto, lungo il grandioso Nilo, le genti crescevano forti, nutrite dalle sue ricche acque e alimentate dalle sue benedizioni.  Il popolo fioriva e parimenti fiorivano anche le loro divinità. Le persone costruivano monumenti, compivano sacrifici e veneravano i loro dèi e in cambio, le divinità concedevano conoscenza, strumenti e ricchezze.

Le divinità che ricevevano costante devozione crescevano potenti, gloriose e influenti. Potevano allungare una mano e cambiare il mondo per solo capriccio. Coloro i cui nomi non erano più pronunciati dalle labbra della gente, vedevano invece le loro forme alterare, i loro passi vacillare e i loro poteri diminuire. Il cambiamento era arrivato nella terra del Nilo e con il cambiamento venne anche la guerra.

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Dic
11

Coronavirus, la situazione dei contagi in Italia: la mappa e i grafici interattivi

11 dicembre 2021 17:00

Tutti i numeri del contagio
 

 

La situazione in Italia, regione per regione

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Dic
11

Covid, in Italia 21.042 nuovi casi con 565.077 tamponi e 96 morti

11 dicembre 2021 16:57

Il tasso di positività odierno si attesta al 3,7%, in aumento rispetto al 2,9% del giorno precedente. Guarite 10.205 persone

Sono invece 818 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 2 in più rispetto a venerdì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 76. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 6.539, 56 in più rispetto al giorno precedente.

 

 

Sono 273.882 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 10.734 in più nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 5.206.305, i morti 134.765. I dimessi e i guariti sono invece 4.797.658.

 

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Dic
11

Professore ucciso a Tarquinia, l'arrestato confessa: "Gli ho sparato io"

11 dicembre 2021 16:51

Il 68enne aveva lavorato come tecnico di laboratorio presso Università della Tuscia e conosceva la vittima

Sull'omicidio indagano i carabinieri di Viterbo. Al momento, secondo quanto si apprende, la pistola non sarebbe stata ritrovata. Non è chiaro se la vittima sia stata centrata da uno o più colpi. A quanto ricostruito dagli investigatori, alla base dell'omicidio ci sarebbero motivi sentimentali legati a una donna.

 

Dario Angeletti, figlio di un medico di Tarquinia, era sposato ed aveva due figli. Dal 2010 insegnava ecologia applicata e tutela dell'ambiente marino al polo universitario di Civitavecchia. Il suo lavoro si svolgeva anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia. Decisive per le indagini le immagini di una telecamera che inquadra da lontano il piazzale in zona Saline dove il corpo del professore è stato trovato in auto con la cintura allacciata.

Tarquinia Dario Angeletti Claudio Cesaris

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Dic
11

Roma, cade da 15 metri mentre lavora: muore operaio edile

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Dic
11

Udine, poliziotto travolto mentre fa i rilievi di un incidente sulla A23: morto 

11 dicembre 2021 15:08

Maurizio Tuscano stava verificando le cause di un tamponamento quando è stato investito da un'auto in transito. Il 58enne è deceduto sul colpo per le ferite troppo gravi

Il primo tamponamento - Due vetture si sono scontrate in un tamponamento, una Fiat Panda e una Ford Fiesta, per cause in corso di accertamento. Il conducente di una delle due auto, forse sotto choc, si è allontanato dal luogo dell'incidente ed è stato trovato in un secondo momento in un'area di sosta vicina.

 


Il secondo incidente - Sul posto, per effettuare i rilievi, è intervenuta una pattuglia della polizia stradale di Amaro e, per cause da chiarire, Tuscano è stato investito da un'altra vettura in transito. Diverse pattuglie della polstrada hanno raggiunto il luogo dell'incidente per verificare il fatto. Sul posto anche i vigili del fuoco e le ambulanze. Troppo gravi, però, le ferite riportate da Tuscano che è morto sul colpo.

 

Il messaggio di Mattarella - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al capo della polizia, Lamberto Giannini, il seguente messaggio: "Ho appreso con profonda tristezza la notizia dell'incidente in provincia di Udine in cui, durante lo svolgimento di attività di servizio, ha perso la vita l'assistente capo coordinatore della polizia di Stato Maurizio Tuscano. Nell'esprimere a lei ed a tutta la polizia di Stato la mia solidale vicinanza, la prego di far giungere ai familiari i miei sentimenti di commossa partecipazione al loro cordoglio". 

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Dic
11

Scafati, "Mia madre è morta perché l'ambulanza era in ritardo per la strada allagata"

11 dicembre 2021 14:16

di Bruna Varriale

A denunciare lʼaccaduto è Rosa Molisse, figlia di Maddalena Mandile, lʼ88enne che ha perso la vita il"29 novembre nella sua abitazione, in attesa dei soccorsi, dopo aver accusato un malore. Quando piave, la strada di casa si trasforma in un fiume in piena.

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11

Salerno, "Mia madre è morta perché l'ambulanza è arrivata in ritardo per colpa della strada allagata"

11 dicembre 2021 14:18

La denuncia della figlia di una 88enne, che ha avuto un malore in casa, a Scafati, e ha atteso invano i soccorsi

La strada di casa, quando il maltempo imperversa, si trasforma in un fiume d'acqua che, oltre a rendere invivibile la zona, non consente ai veicoli di transitare. E così, quando l'anziana ha avvertito il malore, le ambulanze non sono riuscite ad arrivare.

 

I familiari, naturalmente, non sono certi che l'intervento dei soccorritori sarebbe servito a salvare la vita alla donna. Ma ciò che, invece, è evidente è la situazione paradossale che si verifica ogni qualvolta il fiume rompe gli argini per il maltempo. Non a caso, anche nel giorno dei funerali, la bara è stata messa prima su di un mezzo speciale. Qualcuno, proprio per sopperire all'emergenza, si è dotato di una barca per attraversare il fiume d'acqua e riuscire a spostarsi.

 

Il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, è al corrente della grave situazione che riguarda quella zona della città e, nell'esprimere vicinanza alla famiglia colpita dal lutto, ha evidenziato la necessità di realizzare un intervento globale per risolvere il problema degli allagamenti che si protrae da oltre 30 anni.

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Dic
11

Pistoia, valanga all'Abetone: ci sono dispersi

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Dic
10

Donna uccisa a colpi di arma da fuoco in strada nel Catanese

10 dicembre 2021 23:32

E' successo nel rione Lineri, a Misterbianco. La vittima, 27 anni, era appena uscita dal panificio dove lavorava

I militari stanno cercando di ricostruire la personalità della vittima e le sue frequentazioni per fare luce sul movente e sull'autore del delitto.

catania rione lineri Misterbianco

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10

Covid, Ecdc: la situazione in Italia desta scarsa preoccupazione  

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